lunedì 16 febbraio 2015

Il diluvio universale

FUORI dell’arca la gente continuava a fare le stesse cose di sempre. Ancora non credevano che sarebbe venuto il Diluvio. Forse ridevano più del solito. Ma presto smisero di ridere.


All’improvviso l’acqua cominciò a cadere. Veniva giù dal cielo come quando si versa acqua da un secchio. Noè aveva ragione! Ma ormai era troppo tardi perché chiunque altro entrasse nell’arca. La porta era stata ermeticamente chiusa da Geova.
Presto tutte le pianure furono coperte. L’acqua divenne come enormi fiumi. Sradicava alberi e faceva rotolare grossi massi di pietra, con grande frastuono. La gente aveva paura. Si arrampicava sulle parti più alte. Oh, come sarebbe stato meglio aver ascoltato Noè ed essere entrati nell’arca quando la porta era ancora aperta! A quel punto però era troppo tardi.
L’acqua continuava a salire sempre più. Per 40 giorni e 40 notti l’acqua si riversò dal cielo. Salì fino a coprire anche le montagne più alte. Quindi, proprio come Dio aveva detto, tutte le persone e gli animali che erano fuori dell’arca morirono. Ma tutti quelli che erano dentro furono salvi.
Noè e i suoi figli avevano costruito l’arca molto bene. L’acqua la sollevava, ed essa galleggiava sulla superficie dell’acqua. Poi un giorno, quando smise di piovere, cominciò a splendere il sole. Che spettacolo! Ovunque non c’era che un grande oceano. L’unica cosa che si poteva vedere era l’arca che vi galleggiava sopra

I giganti erano spariti. Non sarebbero più stati in grado di fare del male. Erano tutti morti, insieme con le loro madri e con il resto dei malvagi. Ma che ne fu dei loro padri?
In realtà i padri dei giganti non erano esseri umani come noi. Erano angeli scesi a vivere come uomini sulla terra. Perciò, quando venne il Diluvio, non morirono come gli altri. Smisero di usare i corpi umani che si erano fatti e tornarono in cielo come angeli. Ma non fu più permesso loro di fare parte della famiglia degli angeli di Dio. Divennero quindi angeli di Satana. La Bibbia li chiama demòni.
Dio fece poi soffiare un vento, e le acque del Diluvio cominciarono a calare. Dopo cinque mesi l’arca si fermò in cima a una montagna. Passarono molti altri giorni, e quelli che erano dentro l’arca, guardando fuori, poterono vedere la cima dei monti. Le acque continuavano ad abbassarsi sempre più.
Allora Noè liberò dall’arca un corvo, un uccello nero. Esso volava per un po’ e poi tornava, perché non trovava un luogo su cui posarsi. Fece questo varie volte, e ogni volta tornava a posarsi sull’arca.
Noè voleva sapere se le acque si erano ritirate dalla terra, quindi mandò fuori dall’arca anche una colomba. Ma pure la colomba tornò perché non aveva trovato un luogo su cui posarsi. Noè la mandò fuori una seconda volta, ed essa riportò una foglia di olivo nel becco. Così Noè comprese che le acque si erano abbassate. Per la terza volta Noè mandò la colomba, e finalmente essa trovò un luogo asciutto in cui restare.

Dio allora disse a Noè: ‘Esci dall’arca. Porta con te tutta la tua famiglia e gli animali’. Erano stati nell’arca per più di un anno. Possiamo quindi immaginare quanto fossero felici d’essere di nuovo all’aperto e vivi!

Noè costruisce un’arca



NOÈ aveva moglie e tre figli. I figli si chiamavano Sem, Cam e Iafet. E ciascuno di questi figli aveva una moglie. Quindi la famiglia di Noè era composta da otto persone.
Ora Dio fece fare a Noè una cosa strana. Gli disse di costruire una grande arca. L’arca era grande come una nave, ma aveva la forma di una cassa alta e lunga. ‘Falla a tre piani’, disse Dio, ‘e dentro vi farai delle stanze’. Le stanze servivano per Noè e la sua famiglia, per gli animali e per il cibo necessario.
Poi Dio comandò a Noè di rivestire l’arca in modo che non vi penetrasse acqua. Dio disse: ‘Manderò un grande diluvio d’acqua e distruggerò il mondo intero. Chiunque non sarà nell’arca morirà’.
Noè e i suoi figli ubbidirono a Geova e cominciarono a costruire. Ma gli altri ridevano e continuavano a essere cattivi. Nessuno credeva a Noè quando diceva loro ciò che Dio stava per fare.


Poiché l’arca era così grande, ci volle molto tempo per costruirla. Infine, dopo molti anni, fu terminata. Allora Dio disse a Noè di portare gli animali nell’arca. Di alcune specie di animali Dio disse di portarne dentro due, un maschio e una femmina. Ma di altre specie Dio disse a Noè di portarne sette. Disse anche di portare dentro tutte le diverse specie di uccelli. Noè fece esattamente come Dio aveva detto.
Poi anche Noè e la sua famiglia entrarono nell’arca. Allora Dio chiuse la porta. Dentro, Noè e la sua famiglia attendevano. Immagina di essere nell’arca con loro, in attesa. Verrà un diluvio, come Dio ha detto?

Giganti sulla terra




SE VENISSE verso di te qualcuno alto fino al soffitto, che cosa penseresti? Che è un gigante! Ci fu un tempo in cui sulla terra vi erano davvero dei giganti. La Bibbia mostra che i loro padri erano angeli scesi dal cielo. Ma come fu possibile

Ricorda che il malvagio angelo Satana si dava da fare per causare guai. Cercava perfino di far diventare malvagi gli angeli di Dio. Col tempo alcuni di questi angeli cominciarono ad ascoltare Satana. Smisero di fare il lavoro che Dio aveva affidato loro in cielo. Scesero sulla terra e si fecero dei corpi umani. Sai perché?
La Bibbia spiega che questi figli di Dio avevano visto le belle donne sulla terra e volevano vivere con loro. Perciò vennero sulla terra e le sposarono. La Bibbia dice che questo era sbagliato, perché Dio aveva fatto gli angeli per vivere in cielo.
I bambini che nascevano a questi angeli e alle loro mogli erano diversi dagli altri bambini. Forse dapprima non si notava. Ma, crescendo, diventavano sempre più alti e sempre più forti, fino a essere dei giganti.
Questi giganti erano malvagi. Essendo così grandi e forti, facevano del male agli altri. Cercavano di costringere tutti a essere cattivi come loro.
Enoc era morto, ma ora sulla terra c’era un altro uomo buono. Si chiamava Noè, e faceva sempre ciò che Dio voleva da lui.
Un giorno Dio disse a Noè che era venuto il tempo in cui Egli avrebbe distrutto tutte le persone cattive. Ma avrebbe salvato Noè, la sua famiglia e molti animali. Vediamo come Dio fece questo.

venerdì 13 febbraio 2015

Un uomo coraggioso



MAN mano che il numero delle persone sulla terra aumentava, quasi tutte, come Caino, facevano cose cattive. Ma un uomo, quello che vedi qui, era diverso. Si chiamava Enoc. Enoc era un uomo coraggioso. Le persone intorno a lui facevano cose molto cattive, ma Enoc continuava a servire Dio.
Sai perché le persone di allora facevano tante cose cattive? Ebbene, rifletti: chi fece sì che Adamo ed Eva disubbidissero a Dio e mangiassero il frutto che Dio aveva detto di non mangiare? Era stato un angelo cattivo. La Bibbia lo chiama Satana. Ed egli cerca ancora di far diventare tutti cattivi.


Un giorno Geova Dio fece dire da Enoc qualcosa che il popolo non desiderava udire. Gli fece dire questo: ‘Un giorno Dio distruggerà tutti i malvagi’. Probabilmente la gente si adirava molto sentendo questo. Avranno anche cercato di uccidere Enoc. Perciò Enoc doveva essere molto coraggioso per dire alle persone ciò che Dio avrebbe fatto.
Dio non lasciò vivere a lungo Enoc fra quei malvagi. Enoc visse solo 365 anni. Perché diciamo “solo 365 anni”? Perché a quel tempo gli uomini erano molto più forti di adesso e vivevano molto più a lungo. Infatti il figlio di Enoc, Metusela, visse ben 969 anni!

Purtroppo dopo la morte di Enoc gli uomini continuarono a peggiorare. La Bibbia dice che ‘tutti i loro pensieri erano solo male in ogni tempo’ e che ‘la terra era divenuta piena di violenza’.

Sai una ragione per cui c’erano tanti guai sulla terra in quei giorni? Satana aveva trovato un’altra maniera di far fare agli uomini cose cattive. Quale? Il prossimo racconto ce lo spiega.
Genesi 5:21-24, 27; 6:5; Ebrei 11:5; Giuda 14, 15.

Un figlio buono e uno cattivo

OSSERVA ora Caino e Abele. Entrambi sono cresciuti. Caino fa il contadino. Coltiva cereali, frutta e verdura



Abele fa il pastore. Gli piace aver cura degli agnellini. Crescendo diventano pecore, così ben presto Abele ha un intero gregge di pecore a cui badare.
Un giorno Caino e Abele portano un dono a Dio. Caino porta alcuni prodotti della campagna coltivati da lui. E Abele porta le pecore migliori che ha. Geova è contento di Abele e del suo dono. Ma non è contento di Caino e del suo dono. Sai perché?
Non perché il dono di Abele sia migliore di quello di Caino, ma perché Abele è un uomo buono. Ama Geova e suo fratello. Caino invece è malvagio. Non ama suo fratello.


Dio dice a Caino che dovrebbe cambiare condotta. Ma Caino non ascolta. È furente perché Dio ha preferito Abele. Allora Caino dice ad Abele: ‘Andiamo nel campo’. Lì, non appena sono soli, Caino colpisce suo fratello Abele. Lo colpisce così forte che lo uccide. Non fu questa un’azione molto malvagia da parte di Caino?

Benché Abele sia morto, Dio lo ricorda ancora. Abele era buono, e Geova non dimentica mai una persona del genere. Perciò un giorno Geova Dio riporterà in vita Abele. Allora Abele non dovrà più morire. Potrà vivere per sempre qui sulla terra. Non sarà meraviglioso fare conoscenza con persone come Abele?
Ma a Dio non piacciono le persone come Caino. Quindi, siccome Caino uccise suo fratello, Dio lo punì mandandolo via, lontano dal resto della sua famiglia. Quando Caino andò a vivere in un’altra parte della terra, portò con sé una delle sue sorelle, che divenne sua moglie.
A suo tempo Caino e sua moglie cominciarono ad avere figli. Altri figli e figlie di Adamo ed Eva si sposarono, e anche loro ebbero figli. Presto c’erano molte persone sulla terra. Vediamo di conoscerne alcune.


giovedì 12 febbraio 2015

Ha inizio una vita dura

FUORI del giardino di Eden Adamo ed Eva avevano molti problemi. Per procurarsi da mangiare dovevano lavorare duramente. Intorno a loro, invece di begli alberi da frutto, crescevano spine e cardi selvatici. Questo accadeva perché Adamo ed Eva avevano disubbidito a Dio e smesso di essere Suoi amici.





Ma, peggio ancora, essi cominciarono a morire. Ricordi? Dio li aveva avvertiti che se avessero mangiato il frutto di un certo albero sarebbero morti. Ebbene, il giorno stesso in cui ne mangiarono cominciarono a morire. Come furono stolti a non ascoltare Dio!
I figli di Adamo ed Eva nacquero tutti dopo che Dio aveva cacciato i loro genitori dal giardino di Eden. Quindi anch’essi sarebbero dovuti invecchiare e morire.
Se Adamo ed Eva avessero ubbidito a Geova, sia loro che i loro figli avrebbero avuto una vita felice. Avrebbero potuto vivere per sempre felici sulla terra. Nessuno avrebbe dovuto invecchiare, ammalarsi e morire.
Dio vuole che gli uomini vivano per sempre felici, e promette che un giorno sarà così. Non solo l’intera terra sarà bella, ma tutte le persone godranno buona salute. E tutti sulla terra saranno buoni amici gli uni degli altri e di Dio.


Ma Eva non era più amica di Dio. Perciò non era una cosa semplice per lei partorire i bambini: provava dolore. L’essere stata disubbidiente a Geova le procurava senz’altro molte sofferenze, non ti pare?
Adamo ed Eva ebbero molti figli e figlie. Al primo figlio che nacque loro misero nome Caino. Al secondo misero nome Abele. Che accadde a questi due? Lo sai?




sabato 7 febbraio 2015

Perché persero la loro dimora


GUARDA cosa succede ad Adamo ed Eva: vengono cacciati dal bel giardino di Eden. Sai perché?

Perché hanno fatto un’azione molto cattiva. E per questo Geova li punisce. Sai cosa fecero di male Adamo ed Eva?
Fecero qualcosa che Dio aveva detto loro di non fare. Dio aveva detto che potevano mangiare di ogni albero del giardino. Ma di un albero non dovevano mangiare, altrimenti sarebbero morti. Dio tenne quell’albero per sé. E noi sappiamo che è sbagliato prendere ciò che appartiene a un altro. Ma che accadde?
Un giorno, mentre Eva era sola nel giardino, un serpente le parlò. Pensa un po’. Disse a Eva di mangiare il frutto dell’albero di cui Dio aveva detto di non mangiare. Ora, quando Geova creò i serpenti non li fece in modo che potessero parlare. È evidente quindi che qualcun altro fece parlare il serpente. Chi poté essere?
Non fu Adamo. Allora dovette essere una delle persone che Geova aveva creato molto prima della terra. Tali persone sono gli angeli, e non possiamo vederle. Questo particolare angelo era divenuto molto orgoglioso. Cominciò a pensare di poter essere un governante come Dio. E desiderò che gli uomini ubbidissero a lui anziché a Geova. Fu questo angelo a far parlare il serpente.
Questo angelo riuscì a ingannare Eva. Quando le disse che mangiando il frutto sarebbe divenuta simile a Dio, lei ci credette e lo mangiò. Poi ne mangiò anche Adamo. Adamo ed Eva disubbidirono a Dio, e per questo persero la loro bella dimora nel giardino.
Ma un giorno Dio farà sì che l’intera terra sia resa bella come il giardino di Eden. Dopo impareremo come tu vi potrai prendere parte. Ma ora cerchiamo di scoprire che ne fu di Adamo ed Eva.

Il primo uomo e la prima donna



COSA c’è di diverso in questa figura? Ecco, ci sono due persone. Sono il primo uomo e la prima donna. Chi li ha creati? Dio. Sai qual è il nome di Dio? È Geova. E l’uomo e la donna furono chiamati Adamo ed Eva.

Geova Dio fece Adamo in questo modo: prese della polvere dalla terra e con essa formò un corpo perfetto, il corpo di un uomo. Poi gli soffiò nel naso, e Adamo cominciò a vivere.
Geova Dio aveva un lavoro per Adamo. Disse ad Adamo di dare il nome a tutte le diverse specie di animali. Adamo avrà osservato a lungo gli animali per poter scegliere il nome migliore per ciascuno di essi. Man mano che dava il nome agli animali, Adamo notava qualcosa. Sai che cosa?
Tutti gli animali avevano una compagna. C’erano l’orso e l’orsa, il leone e la leonessa, che potevano fare da papà e mamma ai loro piccoli. Adamo, invece, non aveva una compagna. Allora Geova fece cadere Adamo in un sonno profondo e gli prese una costola dal fianco. Geova si servì di questa costola per fare una donna per Adamo, ed essa divenne sua moglie.
Com’era felice ora Adamo! E pensa quanto dovette essere felice Eva di trovarsi in un giardino così bello! Ora potevano avere figli e vivere insieme felici.
Geova voleva che Adamo ed Eva vivessero per sempre. Voleva che rendessero l’intera terra bella come il giardino di Eden. Come dovevano essere felici Adamo ed Eva anche solo a pensarci! Ti sarebbe piaciuto partecipare al lavoro di fare della terra un bel giardino? Ma la felicità di Adamo ed Eva non durò a lungo. Scopriamoperché.

Un bel giardino



GUARDA qui la terra com’è bella! Osserva l’erba e gli alberi, i fiori e tutti gli animali. Sapresti dire qual è l’elefante e quali sono i leoni?


Come venne all’esistenza questo bel giardino? Ebbene, vediamo come Dio preparò la terra per noi.
Prima Dio fece l’erba verde per coprire il terreno. E fece tutti i tipi di piantine e cespugli e alberi. Questa vegetazione serve ad abbellire la terra. Ma non solo. Molte piante ci danno anche cibi assai gustosi.
Dio creò poi i pesci, che vivono nell’acqua, e gli uccelli, che volano nel cielo. Fece cani e gatti e cavalli; animali grossi e piccoli. Quali animali ci sono intorno a casa tua? Sei contento che Dio abbia fatto tutte queste cose per noi?
Infine Dio fece di una parte della terra un luogo veramente straordinario. Lo chiamò giardino di Eden. Era perfetto. In esso ogni cosa era bella. E Dio voleva che tutta la terra divenisse come questo bel giardino che aveva fatto.
Ma guarda di nuovo questa figura del giardino. Dio vide che mancava qualcosa. Sai che cosa? Vediamo.

Jehovah comincia a creare



TUTTE le cose buone che abbiamo vengono da Dio. Egli creò il sole per darci luce di giorno, e la luna e le stelle perché potessimo avere un po’ di luce la notte. E Dio creò la terra perché ci vivessimo.
Ma furono il sole, la luna, le stelle e la terra le prime cose che Dio creò? No. Dio creò prima persone spirituali simili a lui. Non possiamo vederle, come non possiamo vedere Dio. Nella Bibbia queste persone sono chiamate angeli. Dio creò gli angeli perché vivessero con lui in cielo.
Il primo angelo creato da Dio fu eccezionale. Fu il primo Figlio di Dio, e lavorò col Padre suo. Aiutò Dio a creare tutte le altre cose. Lo aiutò a creare il sole, la luna, le stelle e anche la terra.
Che aspetto aveva la terra a quel tempo? All’inizio nessuno poteva vivere sulla terra. Era tutta coperta da un grande oceano d’acqua. Ma Dio voleva che la terra fosse abitata da persone. Così iniziò a fare preparativi per noi. Cosa fece?
Prima di tutto la terra aveva bisogno di luce. Perciò Dio fece splendere la luce del sole sulla terra. Fece in modo che ci potessero essere la notte e il giorno. Poi Dio fece emergere la terra asciutta dall’acqua dell’oceano.
Dapprima sulla terra non c’era nulla. Appariva come la figura qui accanto. Non c’erano né fiori, né alberi, né animali. E non c’erano neanche pesci negli oceani. Dio aveva ancora tanto lavoro da fare per rendere la terra bella e adatta alla vita di uomini e animali.



Il mio libro di racconti biblici



QUESTO libro narra fatti realmente accaduti. I racconti sono tratti dal libro più importante del mondo, la Bibbia. Tracciano la storia del mondo da quando Dio cominciò a creare fino ai nostri giorni. Descrivono anche ciò che Dio ha promesso di fare nel futuro.
Questo libro vi dà un’idea del contenuto della Bibbia. Descrive personaggi biblici e le loro imprese. Mostra anche la meravigliosa speranza che Dio offre agli uomini di vivere in eterno su una terra paradisiaca.
Vi sono 116 racconti, raggruppati in otto parti. Una pagina all’inizio di ciascuna parte ne spiega in breve il contenuto. I racconti sono presentati nell’ordine in cui si svolsero gli avvenimenti. Questo vi permette di imparare quando ebbero luogo i vari avvenimenti nel corso della storia.
I racconti sono narrati con un linguaggio semplice. Molti di voi bambini sarete capaci di leggerli da soli. Voi genitori farete felici i vostri bambini più piccoli leggendo e rileggendo loro questi racconti. Riscontrerete che il contenuto di questo libro è di grande interesse sia per i piccoli che per i grandi.
I riferimenti biblici sono indicati al termine di ogni racconto. Siete incoraggiati a leggere questi brani della Bibbia su cui si basano i racconti.
Le citazioni bibliche contenute in questo libro sono parafrasate. Sono espresse in un linguaggio semplice affinché i bambini possano afferrarne il senso. I riferimenti al termine di ciascun racconto permettono di consultare la Bibbia.

venerdì 6 febbraio 2015

Come vanno trattati gli animali?


Animali


In un modo o nell’altro nel corso della vita quasi tutti abbiamo a che fare con gli animali. Ha importanza il modo in cui li trattiamo?

Come vanno trattati gli animali?

COSA DICONO ALCUNI

Alcuni pensano che gli esseri umani possano trattare gli animali come meglio credono. Altri ritengono che gli animali vadano trattati come se fossero esseri umani.
  • Uno dei principali attivisti per i diritti animali sostiene che gli animali dovrebbero godere del “diritto fondamentale di non essere trattati esclusivamente come risorse o merci”. Aggiunge inoltre: “Dovremmo smettere di trattare gli animali non-umani come se fossero una nostra proprietà”.
  • Quello della miliardaria Leona Helmsley è considerato da molti un caso estremo. Lasciò alla sua cagnolina un fondo fiduciario di 12 milioni di dollari. Espresse inoltre la volontà che le spoglie della cagnolina venissero riposte accanto alle proprie.
Riflettete: Secondo voi, come si dovrebbero trattare gli animali?

COSA DICE LA BIBBIA

Il Creatore della vita, Geova Dio, disse agli esseri umani: “Tenete sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e ogni creatura vivente che si muove sopra la terra” (Genesi 1:28). È quindi ragionevole concludere che Dio considera gli esseri umani superiori agli animali.
La Bibbia conferma questo ragionamento con una significativa affermazione riportata nel versetto precedente a quello appena citato: “Dio creava l’uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina” (Genesi 1:27).
Dato che gli esseri umani sono stati creati “a immagine di Dio”, la nostra specie è unica in quanto riflette le qualità divine come sapienza, giustizia e amore. L’uomo ha anche un’inclinazione innata al senso morale e alla spiritualità. Non essendo stati fatti “a immagine di Dio”, gli animali non possiedono queste capacità umane. Sono quindi inferiori, e non sono stati creati per essere trattati come se fossero persone.
Questo significa forse che gli esseri umani abbiano il diritto di maltrattare gli animali? No.
“Per sei giorni devi fare il tuo lavoro; ma il settimo giorno devi desistere, perché il tuo toro e il tuo asino si riposino” (Esodo 23:12)

 
È sbagliato uccidere gli animali?

COSA DICONO ALCUNI

Ci sono cacciatori e pescatori che uccidono animali per sport, trovando entusiasmanti l’inseguimento e la cattura. Altri sarebbero d’accordo con quanto scritto dal romanziere Lev Tolstoj, ovvero che uccidere e mangiare gli animali è “semplicemente immorale”.

COSA DICE LA BIBBIA

Dio permette che gli esseri umani uccidano gli animali per proteggersi o per ricavarne del vestiario (Esodo 21:28; Marco 1:6). La Bibbia dice inoltre che gli uomini possono uccidere gli animali per procurarsi cibo. Infatti in Genesi 9:3 si legge: “Ogni animale che si muove ed è in vita vi serva di cibo”. Anche Gesù aiutò i suoi discepoli a catturare pesci che avrebbero poi mangiato (Giovanni 21:4-13).
Ad ogni modo, la Bibbia specifica che Dio “odia chiunque ama la violenza” (Salmo 11:5). Si comprende quindi che Dio non vuole che facciamo del male agli animali o li uccidiamo per puro piacere o solo per sport.
La Bibbia indica che Dio attribuisce grande valore alla vita animale.
  • La Bibbia dice che al tempo della creazione “Dio faceva la bestia selvaggia della terra secondo la sua specie e l’animale domestico secondo la sua specie e ogni animale che si muove sul suolo secondo la sua specie. E Dio vedeva che era buono” (Genesi 1:25).
  • Riguardo a Geova viene detto: “Alle bestie dà il loro cibo” (Salmo 147:9). Dio creò un ecosistema che provvede ogni tipo di cibo e riparo di cui gli animali hanno bisogno.
  • Davide, re d’Israele, disse in preghiera: “Tu salvi uomo e bestia, o Geova” (Salmo 36:6). Ad esempio, prima di portare il diluvio universale per distruggere i malvagi, Geova mise in salvo otto persone e tutte le specie animali (Genesi 6:19).
È chiaro quindi che Geova dà valore alla sua creazione animale e si aspetta che gli esseri umani trattino gli animali con il dovuto riguardo.
“Il giusto ha cura [...] del suo animale domestico” (Proverbi 12:10)